mercoledì 26 giugno 2013

Buongiorno CRISI !!!!

E' sotto gli occhi di tutti, basta accendere la TV o l'autoradio: c'è crisi!
Crisi è diventata la parola magica che giustifica tutto: la decadenza dei costumi, dell'etica, della religione, della famiglia, dell'economia, della politica, dei mercati internazionali, ecc ... E così che come un mantra ripetuto all'infinito è entrata nelle nostre vite, nella nostra mente condizionando i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti. Lo ha fatto in modo discreto e noi ci abbiamo fatto l'abitudine finchè ci ha immobilizzati, anestetizzati. terrorizzati, messi con le spalle al muro. Non c'è parola più forte di "crisi" per scatenare ansia e preoccupazione!
Ma se un giorno ci svegliassimo gridando con entusiasmo "Buongiornoooo Crisi!"
Avete mai visto un bambino entrare in crisi? Sapete perchè? E' semplice, la crisi appartiene agli adulti e deriva dalla loro resistenza al cambiamento, dalla loro rigidità. La crisi nasce quando di fronte alle nuove situazioni non sappiamo più cosa fare nè abbiamo la capacità di immaginare come venirne fuori.
E sto parlando di fatti, non di parole. A parole siamo tutti pronti ad auspicare il cambiamento: vorremmo vivere in un mondo migliore, avere un lavoro migliore, avere un governo migliore ... e così via. Peccato che la maggior parte dei nostri desideri di cambiamento si riferiscano a soggetti/situazioni esterne, su cui non abbiamo in realtà molto potere. Per contro, ci guardiamo bene dal provare a cambiare noi stessi; l'unico soggetto su cui avremmo davvero il potere di fare qualcosa! Se stesse a noi, probabilmente non cambieremmo mai niente, sempre pronti ad attribuire all'esterno le responsabilità di ogni cosa che non va come vorremmo.
"Ci sono solo due scelte nella vita: accettare le cose come sono o accettare la responsabilità di cambiarle" (D. Waitey). Se accettiamo le cose come sono smettiamo di lamentarci. Se invece accettiamo la responsabilità di cambiarle accogliamo la crisi e diamole il "buongiorno"; smettiamola di vederla come un fatto negativo. La crisi non è altro che un processo evolutivo (non involutivo) che consente il passaggio da un certo stato d'ordine, di organizzazione non più valido ad un altro più adeguato alle mutate condizioni esterne e alla maggiore consapevolezza dell'inidividuo e delle sue potenzialità.
Non lasciamoci soffocare ma reagiamo perchè le crisi sono positive!
Albert Einstein a proposito di crisi scriveva:
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno dalla notte oscura.
E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere "superato".
Chi attribuise alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perchè senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro. Finiamo una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla".

2 commenti:

  1. Stiamo ineriorizzando la crisi. Brutto segno di declino, di regressione. Se non reagiamo sarà dura. Dobbiamo ripartire, rinascere.

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    1. Ma occorre cambiare molte cose. Con i vecchi modelli si riproduce il passato, non si aiuta il presente, non si costruisce il futuro. Idee e opere nuove per schiodare il vecchiume che non arretra.

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