mercoledì 19 giugno 2013

Ripulire la mente da condizionamenti e credenze limitanti

Fin da quando siamo piccoli, la famiglia ed in seguito la società, la scuola, gli amici, il lavoro... costruiscono il nostro senso della realtà.
E' così che cominciamo a metterci una sorta di occhiali con i quali cominciamo a guardare il mondo. Impariamo ad indossare abiti e maschere con cui  rapportarci agli altri ma anche a noi stessi.
Viviamo una realtà filtrata nella quale, man mano che il tempo passa, diventa sempre più difficile comprendere se ciò che siamo e facciamo è veramente ciò che desideriamo o avremmo desiderato.
Conosco persone che vivono una sorta di felicità incosciente dovuta al fatto che non sono affatto consapevoli di questo meccanismo; consumano i giorni ma non sono in grado di costruire nulla nella loro vita attribuendo colpe agli altri, alla crisi ... Altre invece che cercano di liberarsi da dai condizionamenti della famiglia e tentano di crearsi una nuova autonomia ma è come dover imparare a camminare nuovamente ... il rischio è che chiunque incontri diventi un personaggio da emulare, passando così da un condizionamento ad un altro. Ognuno di noi deve vivere la propria vita e non quella di altri!
Il processo di "pulizia" dai condizionamenti e dalle credenze limitanti è un percorso difficile ma fondamentale per vivere in modo consapevole e felice. Il che non significa cancellare il passato e ricostruire; significa accettare ciò che è stato e accettarci anche con i nostri limiti, i nostri difetti, le nostre debolezze ed imperfezioni.
Alcuni consigli per vivere meglio
1) diamoci il diritto di essere come si è: depressi, ansiosi, isterici, felici, infelici, arrabbiati senza rinunciare al proprio sentire e al proprio punto di vista
2) prendiamoci cura di noi stessi e proteggiamo il nostro confine, riconoscendo le insidie dell'ambiente e avendo imparato a reagire in maniera efficace nelle differenti situazioni anche sgradevoli
3) scegliamo le persone di cui circondarci e in mancanza di relazioni significative dare il benvenuto alla solitudine non come segno di malattia, ma come importante momento dell'esistenza per realizzare una vita degna di essere vissuta, secondo il proprio personale giudizio e i propri valori
4) mantenere nel cuore il desiderio di contatto con persone che hanno voglia e coraggio di vivere nonostante i momenti di dolore, angoscia, paura e smarrimento, che sentono il sollievo del sostegno reciproco, il piacere della scoperta, il valore dell'autenticità, della vicinanza, della speranza.
Proviamo a fare pace con noi stessi..è il primo passo per vivere bene!

Per chi desidera approfondire l'argomento e speriementare metodi e tecniche di "pulizia" dai condizionamenti e dalle credenze limitanti, può partecipare al laboratorio esperienziale "ROMPI GLI SCHEMI E VIVI FELICE!". Per informazioni scrivetemi a : rinascitapersonale@gmail.com

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