venerdì 29 novembre 2013

Qui ed ora

"Non aspettare il momento giusto per fare le cose. L'unico momento giusto è ora". Il mio lavoro consiste nell'accompagnare imprese e organizzazioni a realizzare i loro obiettivi. Insieme ai miei colleghi le affianchiamo in processi di sviluppo e cambiamento talvolta anche complessi e ciò che mi ha sempre colpito nel fare questo lavoro è l'analisi della risorsa "tempo". Specie oggi, che viviamo nell'incertezza più assoluta, dove fare piani triennali è pressochè impensabile...l'aspetto tempo ha assunto un'importanza ancora più rilevante. Occorre essere concentrati, essere nel qui e ora, per poter prendere decisioni tempestive, veloci, efficaci ed efficienti. E invece assisto a tentennamenti, paure, pensieri e idee poco chiare, dubbi... Tutto questo è comprensibilissimo ma anche molto pericoloso: ci sono treni che occorre prendere al volo perchè non tornano più indietro! Il tempo non si ricrea. Esso è l'esempio assoluto dell'imperfezione umana: non è, infatti, la perfezione, per sua natura "eterna"? Se un manager o un imprenditore non padroneggiano il tempo, vuol dire che sono gestiti dal tempo e pertano non sono responsabili di ciò che fanno e degli effetti del loro agire ... semplicemente aspettano e subiscono gli eventi. C'è un richiamo etico a questo atteggiamento attendista: aspettare e subire gli eventi può mettere a repentaglio non solo la propria azienda ma anche l'esistenza delle persone che vi lavorano; meglio allora organizzarsi, darsi da fare, organizzare dei gruppi di miglioramento interni in modo da coinvolgere e responsabilizzare il personale, ecc ... Se ci si isola e ci si abbandona in balia di ciò che potrà accadere il rischio è grande per tutti. Forza allora, rimbocchiamoci tutti le maniche, diamoci da fare e se si commetterà qualche sbaglio lo si potrà correggere in itinere... Solo chi non fa non sbaglia mai...

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